MAMMA NON PIANGERE

da sx a dx: Luca Perreca (violoncello, basso), Ferdinando Faraò (batteria), Laura Agostinelli (voce), Maurizio Del Monaco (sax), Roberto Meroni (clarinetti), Lorenzo Leddi (chitarra, basso)

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MAMMA NON PIANGERE IN CONCERTO!

Mamma Non Piangere + Homunculus Res 14 aprile 2018, h. 21.15 La Casa di Alex – Via Moncalieri, 5 – Milano € 10 + tessera associativa obbligatoria € 5 Info e prenotazioni: http://www.alexetxea.it/evento/homunculus-res-mamma-non-piangere-op-act/ VI ASPETTIAMO! www.mammanonpiangere.it

MNP3

Ѐ uscito il nuovo album! MAMMA NON PIANGERE N.3   (le tredici canzoni che cambieranno* la vostra vita) Per ascoltare e acquistare: www.altrock.it   *in peggio

La Mamma non ha smesso di piangere

La Cooperativa musicale L’Orchestra, di cui sono stato per anni vicepresidente, fece il suo esordio nel 1974. Ne facevano parte gruppi militanti di rock progressivo associati al movimento europeo Rock in Opposition, come i leggendari Stormy Six/ Macchina Maccheronica, jazzisti dell’area sperimentale come Guido Mazzon e Tony Rusconi, gruppi di musica più direttamente politica come Quarto Stato, formazioni di musica tradizionale come i Tecun Uman e c’era anche l’orchestrina di cui ero leader ed ideatore: Gruppo Folk Internazionale diventato in seguito Ensemble Havadià. Un bel giorno in cooperativa fece la sua comparsa come un vento marzolino scapigliato, imprevedibile nel suo comportamento, il gruppo Mamma Non Piangere, composto da giovanissimi musicisti di grande vaglia, irriverenti e stralunati. I Mamma Non Piangere inaugurarono un genere demenziale molto prima che nel panorama italiano facessero la loro comparsa gli Skiantos o Elio e le Storie Tese. Il loro concerto era travolgente e pirotecnico, la loro ispirazione solidamente zappiana, le canzoni costruite sul nonsense di testi musicalmente irresistibili. Attraverso uno spettacolo nello spettacolo, ovvero la vendita al pubblico nel corso dell’intervallo degli spettacoli di rotolini di liquirizia della Perfetti o della Caremoli, finanziarono il loro primo disco “ Musica bestiame e benessere” e cofinanziarono il secondo “Sempre avanti a testa bassa” integrando l’investimento di un produttore svizzero. Sulla copertina di quest’ultimo campeggiava la foto dell’unico astronauta della Germania comunista ritratto a testa in giù. In Centro Europa la vendita della liquirizia ad un marco il pezzo era non solo ad alta redditività ma scatenava anche un’ilarità irrefrenabile. Purtroppo i “Mamma” non ebbero il successo e la diffusione che avrebbero grandemente meritato. Fortunatamente, a distanza di trentacinque anni, tornano con un nuovo disco che a mio parere dovrebbe essere un must, non dovrebbe mancare in nessun serio repertorio discografico personale, mediatico o collettivo. Oggi, i musicisti dei Mamma non Piangere, guidati dal leader Lorenzo Leddi sono “seri signori” ultracinquantenni. Qualcuno di loro, il trombonista Luca Bonvini, anche mio collaboratore, è scomparso prematuramente, la sua enigmatica follia non lo ha protetto, ma il gruppo, in quanto tale, non ha perso neppure un’oncia del suo magnifico smalto lucidamente “demenziale”. La loro irridente stralunatezza zappiana ha conquistato autorevolezza e classicità, la poetica dei loro testi è diventata urgente come senso del non senso, le loro canzoni sono costruite impeccabilmente come geniali song, impreziosite da citazioni mai gratuite. La loro giovane ma impeccabile ed estrosa interprete Laura Agostinelli le canta con sublime appropriatezza come meglio non si potrebbe. Questo, se volete il mio parere, è un disco da non perdere sia come opera di ingegno musicale sia come antidoto contro la mediocrità dei tempi che viviamo. Moni Ovadia, 2015
Mummy did not stop crying The musical coop ‘The Orchestra’, whereof I have been vice-president for years, made its debut in 1974. Progressive rock activists associated to the European movement Rock in Opposition, like the legendary ‘Stormy Six/Macchina Maccheronica’, jazz players of the experimental area like Guido Mazzon and Tony Rusconi, music groups more explicitly political like ‘Quarto Stato’, traditional music teams like ‘Tecún Umán’ and also the small orchestra I led and created – the ‘Gruppo Folk Internazionale’ then become ‘Ensemble Havadià’, were all part of it. One day at the co-op, the group ‘Mamma non piangere’, composed by very young, snarky and dazed musicians of great value, made its appearance as a March wind-blown gust. The ‘Mamma non piangere’ launched a wacky genre long before the ‘Skiantos’ or ‘Elio e le Storie Tese’ debuted on the Italian scene. Their concert was overwhelming and soundly à la Zappa, the songs built on musically irresistible nonsense texts. Throughout a performance in the performance, that is selling liquorice rolls by Perfetti or Caremoli during breaks, they financed their first album ‘Music, livestock and wealth’ and co-financed, integrating the investment of a Swiss producer, the second one ‘Always going ahead with our eyes firmly closed’. On the cover of the latest, the picture of the only spaceman from communist Germany portrayed upside down stood out. In Central Europe the sale of liquorice at one mark per piece was not only highly profitable, but it also led to irresistible hilarity. Unluckily, the ‘Mamma’ did not have the success and the distribution they greatly deserved. Luckily, thirty five years on, they come back with a new album that, in my opinion, should be a must, not to be missed in a serious record collection, either private, media or public. Today, the ‘Mamma non piangere’ musicians, led by Lorenzo Leddi are ‘serious gentlemen’ at their 50 plus. Some of them, the trombonist Luca Bonvini, who was as well my colleague, passed away too soon, his puzzling lunacy did not protect him, but the group in itself did not lose even one ounce of its wonderful sheen, brightly off the wall. Their mocking craziness à la Zappa gained strength and classical nature, their texts poetics has become urgent as sense of nonsense, their tunes are impeccably built as brilliant songs, enriched by never groundless quotations. Their young, but impeccable and inspired singer Laura Agostinelli sings them with rarefied pertinence as best as possible. If you ask for my opinion, this is a record not to miss out both as creation of the music mind and as a cure against the mediocrity of our times.Moni Ovadia, 2015 (traduzione: Micaela Uzzielli)

 

Storia

Breve storia dei Mamma Non Piangere

1977
Un gruppo di amici, per la maggior parte studenti, si ritrova a suonare, la sera, nella palestra della
Scuola Media Rinascita, storica istituzione dell’ANPI milanese: scrivono canzoni, le suonano,
decidono di chiamarsi Mamma Non Piangere ed entrano a far parte della Cooperativa L’Orchestra.
Le prime canzoni che compongono sono: Mamma Non Piangere, Il Bambino Luigino, Catarro
Cosmico, Osvaldo, La Fuga Al Polo, L’Ora Esatta, Ballatelo Questo Ritmo, Questo Berretto
Non Funziona, Lo Falco Pennuto, Pulmino Luigino.

1978
Dopo alcune esibizioni, debuttano al Teatro Verdi di Milano, il 24 maggio 1988, nel corso del
festival Verdi Circus Music Hall (rassegna di musica non allineata), col patrocinio del Club
Tenco.
Tra gli ospiti della rassegna ci sono, oltre a varie formazioni della Cooperativa L’Orchestra: Paolo
Conte, Fabio Concato, Attilio Zanchi Quartet, Lucio Violino Fabbri, Riccardo Zappa, Paolo Tofani
e numerosi altri artisti.
La formazione dei Mamma è: Stefano Achilli (violino), Alessandro Cattaneo (voce, basso, batteria),
Gianni De Marchi (batteria, percussioni), Lorenzo Leddi (voce, chitarra elettrica, mandolino,
violoncello), Filippo Santi (trombone), Paolo Vicario (voce, chitarra acustica), Marco Gulli (fonico)
Dopo il debutto, appaiono recensioni su alcuni giornali e arrivano i primi concerti, sia come gruppo
di spalla degli Stormy Six, che da soli.
I concerti nel 1978, quasi tutti nel periodo estivo, saranno 24, e tra questi c’è da segnalare la
partecipazione al Festival di Tubingen, in Germania, e alla Festa Nazionale della Gioventù al Parco
Ravizza di Milano.

1979
A causa dell’impegno che diventa importante, alcuni componenti escono dal gruppo e nuovi ne
entrano a far parte.
Vengono scritti nuovi pezzi da Lorenzo Leddi: Armonia e Gelosia, Lasciati Baciare, L’Aperta
Verità (quest’ultima da un testo del poeta Angelo Lumelli).
I Mamma Non Piangere incidono il loro primo album, con l’etichetta L’Orchestra: Musica,
Bestiame e Benessere, presentato da Franco Fabbri.
I musicisti che suonano sono: Maurizio Bezzi (sax), Luca Bonvini (trombone), Lorenzo Leddi
(chitarra, violoncello e altro), Sonia Milan (voce, basso), Nicola Scarano (strumenti vari). Il fonico
è Roberto Brenna.
Nel 1989 terranno 19 concerti e parteciperanno alla trasmissione televisiva di Rai Tre, La Nebbia
Agli Irti Colli, col brano Armonia e Gelosia.

1980
E’ l’anno di maggiore impegno del gruppo, che si rinnova ancora.
I pezzi che vengono composti nel 1990 sono: My Sharona (cover arrangiata dai Mamma), Gemini
Tre, Un Cactus Nel Bidè, E’ Utile La Gelosia?, Gloria Al Signore (altra cover della Messa Beat
rivisitata dai Mamma), La Ruota Su di Sé.
I Mamma Non Piangere tengono 55 concerti, in due fasi diverse, in tutta Italia, in Germania (di
nuovo a Tubingen) e in Jugoslavia (Festival di Rock In Opposition a Lubiana), partecipano a
diverse trasmissioni televisive e radiofoniche con questa formazione: Sergio Cosentino poi
Ferdinando Faraò (batteria), Lorenzo Leddi (chitarra, tastiere ed altro), Francoise Goddard poi Titti
Busacca (voce), Lorenzo Odelli poi Roberto Meroni (fiati), Luca Perreca (basso, violoncello).

Incidono il secondo album (sempre per L’Orchestra): Sempre Avanti A Testa Bassa, presentato da
Alessandro Carrera.
Il disco viene registrato live nel corso di una tournèe in Sardegna, con lo studio mobile (24 piste)
della Audiocom svizzera. Esce in due edizioni: italiana (L’Orchestra) e tedesca (Audiocom
Productions). Contemporaneamente esce il 45 giri con La Fuga Al Polo e L’Ora Esatta.
Suonano nel disco: Giorgio Battaglia (batteria), Lorenzo Leddi (chitarra, tastiere ed altro), Giorgia
Marzano (voce, sax soprano), Roberto Meroni (fiati), Luca Perreca (basso, violoncello). Fonico dal
vivo, Roberto Brenna. Tecnico di registrazione e missaggio: Peter Heuberger.

1981
Ancora 15 concerti in Italia e Germania.
La formazione è: Giorgio Battaglia (batteria), Maurizio Del Monaco (fiati), Lorenzo Leddi (voce,
chitarra), Giorgio Merati (clarinetto), Luca Perreca (basso, violoncello). A Weinheim suoneranno
anche Salvatore Garau (batteria) e Dino Mariani (fagotto).
Termina qui la prima parte dell’attività dei Mamma Non Piangere, che riprenderà dopo ben 29
(ventinove) anni.
Nel corso del 1981 vengono composte (e suonate nei concerti): Siamo la Banda, L’Espresso di
Santa Fè e Ten Joy Man, che non vengono registrate.

1981- 2009
Pausa di riflessione

2010
I Mamma, contenti di ritrovarsi insieme e con l’aggiunta di nuovi valenti musicisti, si rimettono a
suonare le vecchie canzoni e cominciano a sfornare un po’ di pezzi nuovi: Finestrino, Spostamenti,
Sognavo.
Suonano a Bregni (AL) il 3 luglio, con questa formazione: Laura Agostinelli (voce), Maurizio Del
Monaco (sax contralto e tenore), Ferdinando Faraò (batteria), Lorenzo Leddi (chitarra elettrica),
Roberto Meroni (clarinetto e sax baritono), Luca Perreca (violoncello), Walter Prati (basso
elettrico).

2011-2015
I Mamma Non Piangere iniziano a registrare in studio un album di pezzi inediti: Finestrino,
Spostamenti, Sognavo, Ten Joy Man, Valvole, Ai Confini della Realtà, Domani, Siamo la Banda,
Troppi Volanti, Sotto di Noi, Hanno Suonato, La Suite, Valvole.
Ci lavorano: Laura Agostinelli (voce), Carlo Battaini (tastiere), Maurizio Del Monaco (sax contralto
e tenore), Ferdinando Faraò (batteria), Lorenzo Leddi (chitarra elettrica e strumenti vari), Roberto
Meroni (clarinetto, sax contralto e baritono), Luca Perreca (violoncello, basso), Walter Prati (basso
elettrico).

2016
Esce, per Altrock Production, il loro terzo album Le tredici canzoni che cambieranno la vostra
vita (in peggio)

Contatti

info@mammanonpiangere.it